Dilma Rousseff insediata alla Presidenza del Brasile
BRASILIA -Dilma Rousseff, da oggi presidente del Brasile, puntera’ sullo stesso grande obiettivo del suo predecessore, l’iper-popolare Luiz Inacio Lula da Silva: ”La lotta contro la poverta’ estrema”, ha sottolineto la stessa nuova presidente nel suo primo discorso da capo dello stato, nel quale non sono mancate le lacrime per l’emozione. Spesso accompagnata da Lula, la Rousseff (63 anni, economista) e’ stata la protagonista assoluta delle lunghe cerimonie di insediamento.
Vestita con un tailleur bianco, Dilma ha tra l’altro sfilato sotto la pioggia in una Rolls Royce nera decapottabile (in Brasile è piena estate), accompagnata dalla figlia Paula, lungo la Spianata dei Ministeri, progettata da Oscar Niemeyer, per un grande bagno di folla. Due i momenti piu’ emozionanti del discorso della nuova presidente, ex guerrigliera di sinistra: quello nel quale ha citato la figura di Lula ”che rimarra’ nei nostri cuori”, e quello con il ”commosso omaggio” ai brasiliani che in passato hanno lottato contro la dittatura militare nel paese.
Sia nei saluti e applausi della gente sia nelle immagini trasmesse dalle tv, Lula ha ripetutamente finito per sovrapporsi alla Rousseff: l’ormai ex ‘presidente-popolare’ lascia infatti il potere al vertice della popolarita’, visto che se ne va con il sostegno dell’87% dei brasiliani. Al termine delle cerimonie si e’ svolto il giuramento dei ministri del nuovo governo: tante le donne, anche con incarichi importanti. Tra loro la nuova ministra della cultura, l’attrice e compositrice Ana de Hollanda, sorella di Chico Buarque, uno dei ‘grandi’ della musica brasiliana.
Oltre a sottolineare l’importanza della stabilita’ dell’economia del Brasile – uno dei colossi del mondo con una popolazione pari a 191 milioni di abitanti – la Rousseff ha rilevato di voler puntare su ”un paese vincente, che dia certezze: vogliamo consolidare il modello di Lula, che ha cambiato il modo di pensare e di governare il Brasile”. ”Per raggiungere questi obiettivi – ha concluso – mi basero’ su quello che e’ stato il pilastro del governo di Lula, e cioe’ sulla forza dei poveri”.