Amazzonia, aumenta disboscamento dopo 3 anni riduzione
Roma, 1 dic. (Apcom) – L’Amazzonia brasiliana ha perso 11.968 chilometri quadrati di foresta nativa tra l’agosto 2007 e il luglio 2008, un bilancio lievemente superiore a quello del periodo precedente (+3,8%) dopo tre anni consecutivi di riduzione del disboscamento. Lo riferisce l’agenzia Misna citando il rapporto annuale sulla deforestazione nel polmone del pianeta, diffuso dall’Istituto di investigazioni spaziali.
Gli stati in cui il fenomeno è più massiccio restano quello settentrionale di Parà, dove sono stati rasi al suolo 5.180 chilometri quadrati di selva, e quello centrale di Mato Grosso, terra di grandi allevatori e produttori di soia, che ne ha persi 3.259. Dopo il ‘picco’ toccato tra l’agosto 2003 e il luglio 2004 (27.423 chilometri quadrati disboscati), la deforestazione era calata del 59% prima della nuova ripresa.
“Non siamo soddisfatti, l’obiettivo è la deforestazione zero, ma siamo riusciti a limitare i danni se si pensa che le stime prevedevano un aumento tra il 30 e 40%, che si è invece fermato al 3,8” ha detto il ministro brasiliano dell’Ambiente, Carlos Minc. Per gli ambientalisti tuttavia gli sforzi del governo non sono ancora abbastanza: “Il problema – ha detto Paulo Moutinho, dell’Istituto per le ricerche ambientali dell’Amazzonia – è che non esiste ancora un sistema economico che valorizzi la foresta così com’è e possa competere con le attività a scopo di lucro che la distruggono ogni anno: soia, bestiame, estrazione illegale di legname e minerali”.