In Brasile la crisi non c’è: PIL in crescita del 6.8%
In un momento in cui tutte le principali economie mondiali si apprestano ad affrontare un periodo di recessione, il Brasile sorprende tutti. Nel corso del terzo trimestre dell’anno – riporta l’agenzia Ansa – da luglio a settembre, l’economia brasiliana è cresciuta del 6,8%. E il dato che stupisce non è solamente il fatto che si parli di Pil in territorio positivo (anche l’economia cinese, sebbene meno del previsto, continua a crescere…): il dato davvero inaspettato è legato al ritmo, superiore rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2007. Insomma: l’economia brasiliana non solo cresce, ma lo fa più di quando non si parlava di recessione globale.
A rendere note le cifre virtuose del sistema economico brasiliano è stato lo stesso Istituto di geografia e statistica (Ibge) del Paese, l’equivalente dell’italiano Istat. Gli economisti prevedono che il 2008 si chiuderà con una crescita pari a circa il 5,2%. E gongola il ministro delle finanze Guido Mantega, che ha assicurato che i dati del terzo trimestre – dovuti principalmente all’espansione dell’agroindustria e dell’edilizia – pur alla luce della decelerazione cominciata a partire da ottobre, consentono al Brasile di affrontare meglio la crisi. Gli fa eco il presidente Luiz Inacio Lula da Silva, che nel corso di una cerimonia per inaugurare un tratto di ferrovia nello stato di Tocantins, ha anche colto l’occasione per un affondo politico: «C’è gente che prega affinché la crisi colpisca il Brasile ed io fallisca». Per ora, i suoi detrattori dovranno aspettare.